venerdì 28 ottobre 2016

NUDA PROPRIETA'


Un giovane trovatello. Due zie anziane al quanto arzille. Un nipote ipocondriaco. Una nipote avida di denaro. Uno strozzino burbero. Un architetto galante e due vicine di casa moooolto particolari. Tra conflitti familiari, risate e colpi di scena, un’ esilarante commedia diretta dal giovane attore e regista fiorentino Gabriele Zeetti e liberamente ispirata al testo teatrale di Ilaria Filipponi.

In scena, la Compagnia Teatrale “NeArteNeParte” con (in ordine alfabetico):  Analu De Souza, Giorgia Del Sere, Domenico Di Stefano, Antonio Grande, Raffaelle Gulli, Valentina Lombardi,Stefania Mangini, Saro Viviano,Valentina Volpe.

Regia: Gabriele Zeetti

Tecnico Luci e Suono: Renato Nappini


Foto e Grafica: Gabriele Zeetti

venerdì 8 aprile 2016

La parola ai giurati


12 Giurati intorno a un tavolo. Un'aula di tribunale.UNA DECISIONE UNANIME.

LA PAROLA AI GIURATI lo spettacolo teatrale ispirato alla pellicola di Henry Fonda  del 1957.

In scena - Umberto Bracali, Simone Bellini, Angelo Catalano, Andrea Cecchi, Lorenzo Cregut, Maurizio Del Buffa, Francesco Falsettini, Sergio Frosinini, Maurizio Sequi, Marco Ugolini, Roberto Zatini, Gabriele Zeetti

Regia - Francesco Falsettini


Aiuto Regia - Francesca Parrini

Musica e Luci - Antonella Masini, Francesca Billi

Traduzione del testo - Giovanni Lombardo Radice

mercoledì 2 dicembre 2015

I' Marito d'I Mi' Figliolo



Abbattere i pregiudizi contro l'omosessualità è possibile. Ecco un'ode all'universalità dell'amore!

I protagonisti sono Lapo e Jacopo, due ragazzi innamorati che vogliono sposarsi. Presi all’ultimo momento da uno scrupolo di coscienza, decidono di riunire le rispettive famiglie per comunicare il loro imminente matrimonio. Ma la rivelazione crea uno scompiglio che va oltre le previsione dei due futuri sposi. Tra gag esilaranti, una commedia divertente e dalle risate immancabili.

In scena: Jhonny Volpicelli, Lorenzo Beudò, Massimo Stinco, Elisabetta Fantoni, Giacomo Domenichini, Massimo Carradori, Claudia Nesti, Gabriele Zeetti, Serena Berti, Jacopo Bartaloni.


Regia Massimo Stinco

venerdì 18 settembre 2015

Intervista a Gabriele Zeetti



- Ciao Gabriele! 
 Ciao

- Da quando hai scoperto la passione per il mondo dello spettacolo?
 In realtà ho sempre amato il mondo dello spettacolo. Già da quando ero piccolo mi dilettavo a fare l’attore per i bambini che abitavano nella mia via. Mia nonna una volta mi portò con se a vedere uno spettacolo gratuito ad una festa dell'unità dove sul palco si esibivano un trio comico di donne  chiamate “LE GALLINE”. Mi piacquero così tanto che diventai un loro fan. Da quel giorno, obbligai mia nonna per tornare a vederle sempre. Adoravo la bionda del gruppo (KATIA BENI) ad oggi diventata una mia carissima amica nonché ex insegnante. Fanno parte del gruppo anche altre due donne spettacolari: Erina Maria Lo Presti e Sonia Grassi. Ricordo sempre con molta nostalgia che come tornavo a casa ripassavo in salotto le loro scenette e l’indomani riproponevo le gag ai ragazzini che vivevano nella mia strada. Si divertivano molto e lo scatch più gettonato era quello della ciambella in cui una venditrice (Erina Maria Lo Presti) doveva vendere a due clienti (Katia Beni e Sonia Grassi) questo salvagente. E’ buffissimo pensare come da una semplicissima storia si riesca a volte ad intrattenere un pubblico per venti minuti . Mi esibivo sempre  davanti ai garage del mio palazzo questo perché trovandosi nascosti nel sottosuolo, non potessi essere visto con facilità dai più grandi. Nonostante mi divertissi a recitare, ero molto timido.

- Io ti conosco soprattutto come attore comico di teatro ma so che hai avuto anche esperienze nel cinema e come insegnante. Come ti è venuto in mente di iniziare questo tipo di carriera nel mondo dello spettacolo?
 Per caso. Non avevo mai pensato di fare l’attore sul serio.  Ho studiato per tanti anni all’università Farmacia (un ripiego alla facoltà di medicina).ma senza conseguirne alcuna laurea. Poi nel 2008 debuttai per gioco in un piccolo teatro della periferia di Firenze per uno spettacolo scritto e diretto da un mio carissimo compagno di scuola Federico Marvasi che in quell’occasione mi permise  per la prima volta di salire su un palcoscenico facendomi abbattere molte timidezze e paure. Fu però nel 2010 a seguito del mio primo provino che mi buttai con spensieratezza e determinazione nel mondo dello spettacolo (soprattutto del teatro.

- Ti ricordi che provino era?
 Oh si, certo. Era un provino indetto da Alessandro Benvenuti sulla ricerca  di attori non professionisti da inserire nello spettacolo teatrale “Benvenuti in casa Gori”. Ricordo che ero molto scettico dal parteciparvi. Fu mia madre ad insistere affinchè mandassi il mio scarno curriculum con foto amatoriale al Teatro Dante di Campi Bisenzio. Ricordo che alcuni giorni dopo  ricevetti una mail con scritto che ero stato convocato per le selezioni nel ruolo di Luciano e che dovevo impararmi a memoria un pezzo dello spettacolo da proporre in fase di selezione. Si chiama provino su parte. Ero molto incredulo a quel messaggio ma allo stesso tempo mi sentivo felice. Fu la mia prima esperienza di selezione e la ricordo come se fosse ieri.

- E come andò?
 Male. Non fui scelto per la parte. Ad ogni modo per me fu un onore aver saputo di essere arrivato nella fase finale con un altro solo attore. All’ultimo provino (ne superai tre), ero molto più agitato e consapevole di quello che stavo facendo. Ricordo che ero molto più emozionato del primo giorno e non ero per niente elastico né lucido ai consigli del regista. Diciamo che non ci speravo di arrivare dove sono arrivato con la mia totale inesperienza e nonostante tutto posso dire di essere felice.

-Lo rifaresti?
Sinceramente non lo so. Dopo una lunga e sofferta selezione di provini, fu un grosso colpo per me sapere di essere arrivato secondo. Ovviamente non rinnego nulla di ciò che ho fatto ma credo che con la consapevolezza che ho oggi, non riuscirei a ritrovare quella spontaneità che mi caratterizzò e che piacque molto al regista.

- Dicevi che sei molto legato a tua nonna?
- Si, moltissimo. Per me è la mia seconda mamma.

- Lei ha influito nelle tue scelte attoriali?
 No. Nessuno della famiglia più stretta ha mai creduto realmente a questo mondo dello spettacolo. La mia è una famiglia molto semplice, di umili origini e grandi sacrifici  e nessuno si è mai accostato al teatro per passione o scelte. All’epoca il teatro era per pochi e distinti ed i miei non se lo potevano permettere.

- C’è qualcuno che ha influito nelle tue scelte artistiche o che ti ha consigliato questa strada?

 Si, mia zia Lina (la nonna di mia cugina).Nel periodo in cui ero più grandicello e frequentavo le scuole superiori, ero molto influenzato dalle parodie comiche del  TRIO Lopez,Marchesini, Solenghi e mi divertivo spesso a imitare delle loro scene con mia cugina davanti alla telecamera. Ricordo che un giorno queste registrazioni,  furono trasferite in una VHS e in una serata di festività natalizia furono mostrate a tutti.Mi vergognai tantissimo in quell'occasione ma allo stesso tempo risi di gusto perché non mi ero mai rivisto in certe parodie. Fu da quell’occasione che questa zia mi ripeteva che dovevo studiare teatro e approfondire conoscenze inerenti al mondo dello spettacolo perché vedeva in me un potenziale comico/caratterista e diceva quantomeno che sarebbe stato uno spreco non provarci.

- Meglio il teatro, il cinema o la tv?
Sono tre mondi distinti, per cui non farei una distinzione di merito. La TV è immediata. Subito diventi parte integrante del quotidiano del pubblico. Il cinema è fotografia, luci, location naturali, sfumature, micromovimenti. Il teatro invece è il luogo dove tutto accade. Dove finzione e realtà si confondono perché non ci sono filtri: è l’
altrove dove tutto ebbe inizio ed io lo preferisco in assoluto.

- Com’è la vita sul set? E quella nel teatro?
Sul set trovi decine di persone, tutte indaffarate. Il set è velocità, frenesia,prontezza. Di solito ci sono lunghe attese e numerose ripetizioni di scene. Io lo trovo un po’ noioso ma comunque pur sempre affascinante. Il teatro invece è il rito. Ci sono i camerini, le quinte, il sipario, l’odore della polvere che si mescola alle tavole del palcoscenico. Per me è magia allo stato puro. E’ bellissima la sensazione che si prova a fine spettacolo quando cala il sipario sul pubblico che applaude.

- Hai un gesto scaramantico che ti caratterizza prima di salire sul palco?
I primi tempi, prima di salire sul palco, bevevo sempre un bicchiere di vino rosso ma ho quasi subito abbandonato questo vizio sostituendolo con del miele. E’ più dolce, da energia e costa meno!

 So che contribuisci da anni all’insegnamento teatrale in un laboratorio di una scuola superiore. Tra l’insegnamento e la recitazione, cosa preferisci?
Si. Da Gennaio 2011 ho avuto il piacere di fare da assistente teatrale ad un  ex insegnante della scuola Leonardo Da Vinci di Firenze nonché bravissima regista ed attrice chiamata Betty Piancastelli. Con lei ho contribuito all’insegnamento teatrale per un gruppo di ragazzi che ogni anno sono incuriositi e partecipano con entusiasmo. Oltre che curare la regia il mio compito consiste nel contribuire alla caratterizzazione di alcuni personaggi. Insegnare ai ragazzi trovo sia molto faticoso ma allo stesso tempo gratificante. Al di là del trasmettere le tecniche di recitazione, l’insegnamento ti dà la possibilità di riflettere su te stesso e sulla tua idea di teatro. E’ una continua crescita individuale. Ritengo inoltre che insegnare il teatro sia il modo migliore per educare alla vita. Al momento, comunque recitare resta la mia più grande passione.

- Cosa imparano i ragazzi dalle vostre lezioni?
Innanzitutto la disciplina, poiché il teatro essendo un’arte ha in sé il senso della precisione e della riproducibilità. Poi, le varie tecniche teatrali come la dizione,la fonetica, il linguaggio non verbale, la tridimensionalità corporea ascritta in uno spazio scenico, lo studio e l’interpretazione del personaggio.

- Quanto conta la dizione per un attore?
Tantissimo. Io passo ore ed ore a leggere a voce alta e a volte non è sufficiente.

- Conoscendoti adesso sento che sei molto dialettico. Come riesci a dimenticarti del Toscano sul palco?
Io sono molto legato alla mia terra. Sento nella Toscana la mia casa, le mie radici, il mio benessere. Credo che sarebbe innaturale e poco riconoscente nascondere il mio patrimonio genetico nel quotidiano vivere. Quando salgo sul palco, fortunatamente, riesco ad abbandonare la mia dialettica. Diciamo che forse a volte qualche C strascicata mi esce ma fa lo stesso. Siamo esseri umani e preferisco l’autenticità di piccoli errori a tanti robot perfettamente preconfezionati.

- Qual è il lavoro teatrale di cui ti senti più orgoglioso?
Sono orgoglioso di tutti i lavori a cui ho partecipato ... anche se forse il personaggio a cui mi sento un po' più legato è quello di Edgar nello spettacolo "LA REPETITION" del regista Massimo Stinco. Oltre alla peculiarità estetica del personaggio,  mi lega molto a questo spettacolo la prima trasferta fuori Firenze. Un'esperienza bellissima.


- Cosa fai quando hai del tempo libero?
Quando riesco a prendermi del tempo libero è ozio allo stato puro. Mi piace passare molto tempo con gli amici magari a cena in un bel locale e davanti un buon bicchiere di vino rosso. Adoro il cinema, mi piacciono molto i concerti live. Ultimamente ho riscoperto anche il valore dei vecchi oggetti e mi piace girare per i mercatini dell’antiquariato.

- Che rapporto hai con i libri?
Avendo studiato tanto in vita mia, non ho una grande passione per i libri. Diciamo che
il mio rapporto coi libri è controverso: non leggo mai in maniera disinteressata. Leggo sempre allo scopo di prendere spunti per eventuali copioni.

- Siamo all’ultima domanda, Gabriele: dai un consiglio a chi vuole percorrere la tua stessa strada
 Il consiglio che mi sento di dare è quello di essere sempre se stessi ma soprattutto di non montarsi mai la testa per quello che facciamo. Il teatro purtroppo è diventata una realtà precaria e bisogna prendere consapevolezza che ad oggi, solo di questo non si mangia (almeno che tu non diventi un grande divo). Poi senz’altro è necessario seguire un corso di teatro per iniziare a masticare il teatro e tutto quello che gira attorno a lui. Infine, consiglio tante letture per bambini poiché se sei bravo con loro ridono e stanno zitti e quando questo succede, sei al vertice dell’onda!
- Grazie di averci dedicato il tuo tempo, Gabriele! Ci fai un salutino?!

Grazie a voi per l’attenzione. Ciauuuuuu!! 

INTERVISTA DI GIACOMO LEONE per progetto A1-DAMS FIRENZE 2015

martedì 8 settembre 2015

Gabriele Zeetti ed alcuni dei suoi personaggi






La Morte

Corrado GervasuttiEdgarCesareAlberto
Flavio Fioco
Nonna TEA


IGNAZIO




Partigiano

 Rosa Kevin
 Gino
Gabriele Zeetti in alcuni dei suoi personaggi:
- Nonna Tea  (Mum)
-Ignazio (Lalluvione)
- Edgar ( La Repetition)
 - Rosa ( 5 per una)
- Kevin (The Big Apple)
- Gino (Ashenputtel)
- Flavio Fioco (Il Mercante di Viareggio)
- Corrado Gervasi (Non Piangete la Mia Morte)
- Alberto (Il Paradisino delle Femmine)
- La morte ( La Maternità Offesa)
- Partigiano ( Villa Triste)
- Cesare (Deja Vu)


martedì 30 giugno 2015

Deja Vu (punti di vista)

Un delitto, un cadavere, un detective, una domestica ubriacona e sette testimoni totalmente deficenti!

DEJA VU (Punti di Vista)

Scritta e diretta da Federico Marvasi

In scena: Michela Giacomelli, Serena Iodice, Gabriele Zeetti, Federico Marvasi, Francesco Magnolfi, Giuliana Mamone, Enrico Barbieri, Ivana Cianci, Mirko Trovato.

Tecnico luce e suono: Roberto Bini

Fotografo: Francesco Giotti


Gabriele Zeetti è CESARE 

mercoledì 17 giugno 2015

Gabriele Zeetti & Katia Beni

Ti voglio troppo beneeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

Gabriele Zeetti & Katia Beni - Pontedera (PI)

5 per una

Anna, Rosa, Jenny, Erminia Maria. 5 donne, 5 storie, 5 realtà diverse messe a confronto tra paure, gioie,confessioni , amore. Uno spettacolo interamente dedicato al mondo femminile.

5 per una - diretti da Massimo Stinco

In scena: Natale Calabrò, Livia Chiavolelli, Claudia Durazzi, Claudia Nesti, Gabriele Zeetti


Gabriele Zeetti è ROSA

NON PIANGETE LA MIA MORTE

Uno spettacolo toccante, profondo che vuole ricordare e onorare la memoria di un grande uomo come Bartolomeo Vanzetti. 

In scena: Anna Barbati, Fabrizio Galante, Silvia Paolini, Gabriele Zeetti.

Regia Silvia Paolini. Aiuto regia Gabriele Zeetti



Locandina e foto Backstage 2015
Gabriele Zeetti

La Maternità Offesa

Uno spettacolo teatrale che coinvolge profondamente lo spettatore e lo invita a riflettere sul peso umano della strage, lasciando un segno profondo per capire il valore della vita.

La Maternità Offesa di Doretta Boretti in scena il 20 - 06 - 2015 al Teatro Don Bosco di MESSINA

Doretta Boretti, Zeno Renzi

e con Gaia Bonsignori, Mario Innocenzo Catrambone,Piero La Greca, Luigi Matrella, Ginevra Santedicola, Gabriele Zeetti

Regia Doretta Boretti

Tecnico audio: Orso Casprini

Tecnico luci: Alessandro Ruggiero


Gabriele Zeetti - DOLORE

lunedì 24 marzo 2014

Amado Mio


. 




PINK



8 Marzo - FLASHMOB - IperCoop di Sesto Fiorentino (FI)

Con: Brisa Fuentes Astudillo, Massimiliano Bruni, Marco Malevolti, Massimo Morelli, Trudy Scroppo,Matteo Tanganelli, Mascia Tofanelli, Gabriele Zeetti. 

Regia Ilaria Cristini

giovedì 6 marzo 2014

Parenti Asserpentati



Si sta per festeggiare il Ferragosto in una bellissima cascina toscana immersa fra i papaveri e tutti i parenti si riuniscono per il pranzo fatidico. Tutto sembra andare per il meglio in questa calda e afosa giornata d'estate quando .....

In scena: Maurizio Perini,Elisabetta Fantoni,Massimo Stinco, Natale Calabrò, Claudia Nesti, Giacomo Domenichini, Caterina Sacco, Jacopo Bartaloni, Gabriele Zeetti, Massimo Carradori, Paola Parrini, Serena Berti, Giulia Amadio. 

Regia Massimo Stinco



Gabriele Zeetti interpreta il burbero CIRO MENOTTI affiancando in scena il regista ed attore Massimo Stinco nei panni di una simpaticissima ADELE.

martedì 4 febbraio 2014

Aschenputtel (la ragazza di cenere)

Fiaba metropolitana per adulti e bambini coraggiosi
regia di Ilaria Cristini
con, Brisa Fuentes Astudillos, Giulia De Salvo, Antonio La Valle, Marco Malevolti,
Emanuela Masia, Silvia Moneti, Massimo Morelli, Armando Polito, Veronica Rivolta, Maria Rosaria Santo, Federico Serafini, Trudy Scroppo, Mascia Tofanelli, Gabriele Zeetti
produzione AttoDue in collaborazione con Laboratorionove Form


Cenerentola, la più famosa fiaba popolare, raccontata in chiave contemporanea.
Dimentichiamoci il fascino patinato dell’incanto della storia: i personaggi della favola sono figure ben concrete, attuali, una giostra di umanità giovanile che si delinea nella scompostezza dei gesti, nella goffaggine dei movimenti, nella sgraffiatura dei volti, a volte sfrontati e fintamente adulti.
Un teatrino di santa giovinezza che rivela le difficoltà e le inquietudini dell’adolescenza: i disagi del rapporto con la famiglia, con l’amore, con il branco, che spesso tampona le insicurezze del singolo, con i modelli di perfezione delle nostra società.

venerdì 31 gennaio 2014

Tre film che volete vedere - Wojciech Krukowski


Se ne è andato lasciando un vuoto incolmabile il regista polacco Wojciech Krukowski che ricordo con grandissimo affetto e ammirazione per le tre performance fiorentine itineranti in occasione della manifestazione " Fabbrica Europa 2012". Il progetto denominato "Tre film che volete vedere" prendeva spunto da tre pellicole dei Fratelli Lumière:  "L'innaffiatore innaffiato", "L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat" e "L'uscita dalle officine Lumière", che - sotto la guida del regista polacco- diventarono tre azioni sceniche a sorpresa in tre luoghi della città, tra passanti e viaggiatori.
La città vista come un laboratorio da suddividere in spazi diversi: uno in cui si osserva, uno in cui si accelera, uno in cui si rallenta e si stabilisce un contatto, uno in cui si agisce.
Tre azioni sceniche per comprendere la condizione della città attraverso la prospettiva, l'identificazione e l'analisi da punti di vista diversi.  


In collaborazione con Fondazione Pontedera Teatro e Laboratorio Nove e i performers Letizia Argenziano, Brisa Fuentes Astudillo, Francesca Campigli, Laura Gori, Mirco Innocenti, Massimo Morelli, Viola Rocchini, Trudy Scroppo, Silvia Sieni, Riccardo Zanda, Gabriele Zeetti. 
Regia Wojcieck Krukowski.


3 maggio Centro Storico, zona pedonale
h 17.00 > 19:00
L'INNAFFIATORE INNAFFIATO
l'integrazione dello spazio

4 maggio - Stazione Porta al Prato
L'ARRIVO DEL TRENO ALLA STAZIONE
le reazioni sociali

5 maggio - Piazza Ghiberti
L'USCITA DEGLI OPERAI DALLA FABBRICA
la descrizione dello spazio



martedì 21 gennaio 2014

Il giorno perfetto

Ho imparato che la vita è un dono.Ho imparato che l'amore è un sentimento che va coltivato giorno dopo giorno.Ho imparato che l'amicizia è un gioco di dare e ricevere....e trovarsi bene con noi stessi non ha prezzo!
Per certi aspetti sono un libro ancora da scrivere.Sono un guerriero,un bimbo curioso.Sono eclettico e testardo.Ora fragile,ora senza pudore.Ed ancora vulnerabile ed istintivo.

Ciò che mi fa stare bene?
Un viaggio senza meta in macchina con la canzone del cuore nel buio della notte.L'entusiasmo e la spensieratezza di certe persone nell'affrontare la quotidianità.Gli imprevisti che sanno sorprenderti e profumano di allegria.Il mare in tempesta d'inverno.Un abbraccio caloroso e sincero.La mia amica del cuore.

Sereno e gioioso mi lascio trasportare da questo impeto
mentre tutto intorno a me fluisce nel candore del ricordo di un giorno perfetto.

lunedì 20 gennaio 2014

L'indizio invisibile

Un po' di tempo fa. La mia prima cena con delitto. Ricordo quella serata sempre con grande affetto.


Sopra Gabriele Zeetti nei panni dello spaventatissimo Bartholomeo Brown.
Sotto la COMPAGNIA del RADIOGIALLO: (da sinistra): Gabriele Zeetti,Umberto Nizzi,Matteo Masi,la regista Betty Piancastelli,Vania Mattioli e Francesco Buttitta.